domenica 28 ottobre 2012

I cesti e le confezioni per Natale....

Questo è un blog che vive a songhiozzo, vive come vive la mia città che nasce e muore in continuazione e ogni giorno non sai cosa succederà il giorno dopo.
Qui si continua nell'incertezza e la mia convinzione sempre più determinata, è che se riusciamo a far lavorare le aziende non tutto è perduto.
Possono darci o prometterci quello che vogliono ma se non siamo noi stessi a rimboccarci le maniche e ad inventare, credo che si vada davvero poco lontano.
In questo blog seguo e sostengo queste due aziende che hanno una produttività ed una inventiva incredibili.
Laboratori di idee e di speranza per L'Aquila dico io.
Questo che ho fotografato è uno dei cesti che sto proponendo alle aziende per Natale, se qualcuno volesse vedere tutta la gamma non deve far altro che scrivermi.

Forza L'Aquila sempre....

sabato 27 ottobre 2012

Torna Natale con la sua magia....


Le Colombe tornano a  volare ancora ed in prossimità del  Natale, tante sono le prelibatezze che L'Aquila ha ancora da mostrare e far gustare.
Quello che vi voglio presentare è un allestimento bellissimo che ho realizzato nel laboratorio di Artemisia Liquori, qui a L'Aquila,  dove trionfano  tutte le meravigliose  e colorate confezioni dei prodotti di Sorelle Nurzia e l'eleganza e raffinatezza dello zafferano, le salse di tartufo, i vini, le creme e i liquori di Artemisia.


Sono  emozionata e felice di legare queste due aziende in un'unico progetto, un'unica anima che mira ad un solo obiettivo che è quello di far conoscere la qualità di prodotti artigianali e la laboriosità i due aziende che non si sono mai arrese di fronte alle note vicende che hanno violentato la nostra città.

 
Le scatole per confezionare questi prodotti sono di una bellezza mozzafiato, colori incredibili, fantasie allegre che sanno augurare un Natale sfavillante e pieno di magia.....

giovedì 12 aprile 2012

La Ricostruzione di un Aquilano...


           Tu sei uno strumento attraverso cui un progetto può essere manifestato. Non hai ragione di esistere se non in funzione di un Piano più grande.
Tu sei la Tua stessa Missione! Solo la propria Missione di cui un uomo è portatore può giustificare una grande passione e una tenacia fuori dal comune.

       Abbi una Visione.

      Un mondo di uomini e donne privi di limiti e paure.

Coraggiosi e invulnerabili con il Cuore aperto che ottengono ogni risultato che si prefiggono perché lo sentono realizzarsi dentro se stessi.
Non perdere mai questa Visione del futuro, anche nei momenti più bui.
Apri cuore e mente ai più grandi filosofi, statisti, saggi, illuminati per guardare oltre...

(l'ho trovata girovagando su internet il 6 aprile 2012 ed ho avuto desiderio di farvene dono...per tutti i miei concittadini che a volte vedono il buio ma che devono sentirsi strumenti per un progetto comune.....Forza L'Aquila!)


L'AQUILA SU REPUBBLICA: ''TUTTO FERMO PER INCAPACITA'''





Giuseppe Caporale

di Roberto Santilli
L'AQUILA - Non ha mai smesso di scrivere del 6 aprile 2009 e di tutto ciò che da quella data sta facendo la storia dell'Aquila terremotata.

Giuseppe Caporale, firma di Repubblica e e autore del libro Colpa nostra sul post-sisma ha preso parte alle iniziative organizzate nel tragico anniversario. Come fa da tre anni a questa parte, ricorda.
Caporale, domanda ovvia ma importante: cosa è cambiato in tre anni qui, nel centro del cratere?
Partiamo da una considerazione. Ci sono due livelli da pesare: la ricostruzione e la pubblica amministrazione, o meglio, il controllo sulla pubblica amministrazione. La procura dell'Aquila sta facendo un gran lavoro sul fronte delle infiltrazioni mafiose e dei controlli sulla ricostruzione. Dall'altra parte, al contrario, l'amministrazione non funziona. Si è arenata, per così dire, come tutta la macchina commissariale. Eccesiva burocratizzazione e costi esosi stanno veramente soffocando le speranze degli aquilani di poter finalmente cominciare con la ricostruzione.
Una lentezza volontaria, secondo lei, dovuta alla mancanza di soldi?
Non griderei al complotto, è un fatto di incapacità. Mi sembrano chiarissime la scarsa capacità e l'efficienza delle amministrazioni regionale e comunale. Sicuramente non ci si può nascondere dietro ai fondi che non ci sono: il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca ha dichiarato che molti soldi sono stati bruciati e che quelli che servono ci sono e c'erano già. Ho conosciuto Barca, è competente e qualificato, consapevole dei numeri. Per la prima volta mi sono confrontato con un ministro che ha parlato chiaro e che ha datto delle date e delle scadenze precise dall'addio del discusso ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, che sicuramente ha avuto grandi meriti e demeriti.
Quali?
La grande colpa di ciò che è successo e non è successo prima, doveva far svolgere la riunione della Grandi rischi in modo diverso, cioè nel modo giusto. Però, ha saputo gestire la fase emergenziale, anche se il passaggio di consegne agli enti regionali e locali si è rivelato nefasto. La Struttura per la gestione dell'emergenza è diventata uno stipendiario, 400mila euro l'anno per le bollette del telefono non sono normali. L'emergenza è finita da un pezzo, serve solo per non fare le gare d'appalto, la questione è tutta qui. Chi è che ha avuto giovamento? Facile, chi ha evitato le gare d'appalto. Guardate bene il quadro della situazione: prezzi gonfiati dappertutto, una ricostruzione ferma e quel poco che si muove viene pagato 4 volte tanto. La 'colpa nostra' del mio libro credo abbia influito in tutto questo.
Perché?
All'Aquila non esiste più una comunità unita. Dopo ol terremoto non c'è stata più una comunità vera, il colpo del sisma è stato fortissimo.
Le elezioni sono a un passo. Pensa saranno positive per gli aquilani?
Alle elezioni c'è di tutto, ma manca ancora quel passaggio culturale decisivo per la città.
Il 6 aprile 2012 è stato qui in città?
Sono qui tutte le settimane.
Prova mai a immaginare L'Aquila tra dieci anni?
So che L'Aquila, nonostante la crisi profonda, risorgerà. Spunterà il sole, ne sono convinto. Sarà fondamentale l'atteggiamento del governo. Questo è un territorio ricco di cultura e di professionisti all'altezza, alla fine avrà la meglio sull'Aquila arraffona e superficiale. La classe politica che verrà fuori dalle elezioni sarà migliore, anche solo fisiologicamente. Un ricambio generazionale ci sarà, degli elementi già sono visibili.
E le luci dei media che via via si sono spente?
Gli aquilani hanno ben chiara la truffa mediatica di cui sono rimasti vittime. Si sono ritrovati dal centro palco al parcheggio fuori dallo stadio. Il sisma del 2009, è quasi inutile ripeterlo, è stata una passerella politica ma in una forma più grande e cattiva rispetto al solito. Gli italiani sono abituati alla truffa locale, però non in quei termini. Il progetto C.a.s.e., che più passa il tempo e più cade a pezzi, è il simbolo della propaganda politica dell'immediato post-sisma.

mercoledì 28 marzo 2012

Un arcobaleno sulle macerie!!


Scriveva Louis Kahn, grande architetto americano di origine ebrea: "Una città è quel luogo
dove un bambino, girovagando, vede qualcosa che gli preannuncia che farà per il

resto della sua vita"


Guardate la foto in alto...è il 27 marzo 2012....una bambina, mia figlia, 10 anni, il suo nome è Ilaria e seduta su un muretto dietro una transenna con scritto Edificio Pericolante, guarda un braccio di una pala meccanica...i suoi occhi fissano attenti e timorosi, un frastuono assordante nelle piccole orecchie nelle quali io, mamma, vorrei che entrasse solo il suono dolce di un flauto ...questo è quello che avrei voluto o almeno sperato per le mie due bambine.


Lo sguardo di Ilaria osserva... attento... quella pinza che trita, taglia minuziosamente ogni parte di quella casa dove viveva la Signora Rosina, nostra dirimpettaia.

In quella casa Ilaria ha tanti ricordi, soprattutto la sera di Halloween quando con gli amichetti del quartiere andava a bussare ad una grande porta di legno massiccio e  il sorriso gioioso di Rosinali accoglieva regalandogli i dolcetti e qualche centesimo.

Ilaria e Giorgia  dentro quelle porte ora sospese nel vuoto, ci sono entrate centinaia di volte....hanno giocato e riso dentro quelle stanze ora illuminate dal cielo.
Mentre quel braccio taglia la  casa con tutti i suoi ricordi dentro, io faccio foto per non fermare il tempo, per fermare il ricordo di quell'istante e la voce di Rosina rotta dal pianto, mi racconta dei sacrifici per costruirla, lei e suo marito...."Ci siamo sposati che non avevamo neanche una forchetta ed un coltello...."

Ora la sua casa è un cumulo di macerie e la sua vita in un alloggio del Progetto C.A.S.E. a circa 10 km dall'Aquila....il progetto per la riedificazione della sua casa di fronte alla mia (...ancora da abbattere) è bloccato in non so quale ufficio.....
Ma gli occhi di Ilaria continuano a guardare...

.......improvvisamente cade un solaio , esce del fumo e il rumore del crollo su quello della pala meccanica ci costringono a mettere le mani sulle orecchie per proteggerci.

Ilaria si gira verso di me dopo un paio di ore circa, lei fa foto col suo cellulare intanto, perchè mi dice.." Mamma non voglio dimenticare...quando qui costruiranno una casa più bella io non voglio dimenticare quello che c'era prima...e lo voglio ricordare alla Signora Rosina.
Appena finisce la demolizione, i vigili del fuoco mi chiedono se voglio portare la Signora Rosina sulle macerie per vedere se c'è qualche effetto personale o qualche oggetto che la signora desidera che venga recuperato.

Lei mi guarda incerta e io supero le transenne con Ilaria e Giorgia, nel silenzio irreale che sovrasta tutto......
Trovo un paio di foto di Carnevale del figlio da piccolo e  un portatovagliolo di legno con inciso il nome del marito. Li porto dalla Signora Rosina che mi dice..."Vorrei il portone della casa...era di castagno...vorrei solo quello.."

I Vigili del Fuoco glielo mettono da un lato e continuano a sgomberare.
Andiamo via ....con un dolore nel cuore incredibile mentre le mie due figlie consolano la Signora Rosina confidando in una casa nuova che sarà bellissima.

Ho passato tutta la sera con Ilaria e Giorgia (l'altra mia figlia di 13 anni) a spiegare che le cose brutte spesso hanno dietro un grande progetto e che ci sono segnali che ti fanno capire che devi cercare sempre la luce anche quando pensi che il buio avvolga tutto e che non andrà mai via.


Stamattina siamo uscite dalla casina per andare a scuola, con la consapevolezza di non trovare più davanti a noi la casa di Rosina e questo che vedete è lo spettacolo che ci siamo trovate davanti....

Un arcobaleno sulle macerie....

"...voglio leggere dietro questi colori, il segno bellissimo della rinascita e della luce che c'è dietro tutta la nostra sofferenza e dietro tutte le nostre lacrime. Ancora dopo tre anni tanto dolore ma io voglio la luce e la sento e combatterò per L'Aquila e per tutti quei bambini che guardando la loro città devono voler sapere da subito cosa vogliono fare nella loro vita......VOLARE PER L'AQUILA!"

giovedì 22 marzo 2012

Cosa mi spinge a voler volare ancora.....

 Mara sopra e sotto le macerie.....

 

ltre 20 mila cittadini assistiti, 339 in albergo e caserme.
A tre anni dal terremoto L’Aquila e i 56 borghi del cratere aspettano ancora la ricostruzione e il
centro del capoluogo d’Abruzzo, citta’ d’arte e di storia, e’ oggi una selva di tubi messi a puntellare quel che resta dei palazzi e delle chiese nel loro fragile equilibrio.
Ma i lavori sono fermi e le ferite ancora aperte.
Una ”Pompei del XXI secolo”: così lo storico Salvatore Settis ha definito di recente L’Aquila dopo averla visitata.
Alcuni numeri fanno capire quanto sia vasta la distruzione: solo tra le mura del capoluogo sono da ricostruire 177 ettari che si sommano ai 403 ettari delle frazioni. Gran parte delle macerie è ancora lì, insieme alle auto schiacciate dai crolli, ai vestiti appesi alle stampelle, ai resti di esistenze spezzate: giocattoli, cartoline, oggetti personali spuntano ancora oggi tra le rovine a ricordare la tragedia di tre anni fa, quando la notte del 6 aprile 2009, alle 3:32, una scossa di 5,9 della scala Richter provoco’ la morte di 309 persone.
Ad oggi, su una popolazione residente di oltre 70 mila abitanti, sono ancora 21.791 i cittadini che vivono in alloggi a carico dello Stato. Oltre 12 mila di loro vivono negli appartamenti del ”progetto C.A.S.E.” (Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili) ossia le 19 new town.
Sono lontane dall’Aquila e mancano del tutto i servizi. Inoltre la loro manutenzione e’ passata dalla Protezione Civile al Comune con non poche difficoltà.
Oltre 7 mila persone vivono invece nei MAP (Moduli Abitativi Provvisori), nelle case prese in affitto concordato con la Protezione Civile o attraverso il fondo immobiliare. E sono ancora 339 le persone alloggiate in alberghi e nella caserma della Guardia di Finanza di Coppito. Di fronte ad una aspettativa di 15 anni e piu’ per rientrare nelle case in centro, molti proprietari ”esasperati” cominciano a vendere al Comune.
Insomma, a tre anni dal terremoto vivere all’Aquila è difficile e la qualità della vita è peggiorata notevolmente.
I cittadini non hanno piu’ un centro che prima era cuore pulsante della citta’. A risentirne di piu’ sono le fasce piu’ deboli: i giovani e gli anziani. Per i primi il luogo di incontro e’ ora il centro commerciale ed e’ cresciuto il consumo di alcol. Per i secondi l’isolamento nelle new town ha portato spesso a depressioni e abuso di psicofarmaci ul cui uso è aumentato del 300%. In questa emergenza l’aver perso casa non e’ l’unico dramma. In questo territorio gli effetti del terremoto si sommano alla generale crisi economica ed il risultato e’ il collasso. Aziende piccole e medie chiudono, i commercianti sono in crisi. Nel centro storico dell’Aquila hanno riaperto alcuni locali al piano stradale ma i palazzi che li ospitano sopra sono vuoti, disabitati e puntellati. I pochi incassi vengono quindi dai ”turisti delle macerie” o dagli aquilani che qualche volta fanno un giro in centro.

Questi sono i numeri e i motivi per i quali ho deciso anche quest'anno di far rivolare lo stormo delle "99 colombe", ho bisogno di luce e di speranza e voglio infonderne , finchè posso, a tutti coloro che per indotto diretto lavoreranno dentro Artemisia e Sorelle Nurzia per il nostro gruppo.
Voliamo insieme con L'Aquila e per L'Aquila, iniziative piccole ma importanti come questa, significano non mollare e soprattutto sperare e non permettere all'immobilismo e alla paura di vincere su di noi...
Grazie col cuore
Mara

mercoledì 21 marzo 2012

Come ordinare e come pagare???

Cara Colomba di questo meraviglioso stormo,
per ordinare, basta entrare nel listino , scegliere i prodotti desiderati ed inviare una e-mail a maramarinangeli@gmail.com . Io ti farò il conto,  considerando il totale dei prodotti ed aggiungendo 5 euro per le spese di trasporto e nel caso paghi contrassegno (contanti o assegno bancario) aggiungerò 4 euro per il trasporto valuta per il corriere.
 L'IBAN  per fare il bonifico è IT 58 V 08327 03601 000000002805 intestato ad Artemisia Liquori sas  Banca Credito Cooperativo.
Mi raccomando scrivimi  con precisione l'indirizzo , il tuo cellulare ed il codice fiscale o la tua partita iva per fare la fattura.
Tutto molto molto semplice...
Se hai bisogno di qualsiasi informazione basta che mi scrivi e ti darò tutte  le altre delucidazioni che desideri.......
Buon volo...
Mara

lunedì 19 marzo 2012

I Colori della Primavera nei nostri prodotti....





Vi invito a gustare i  colori  ed i sapori meravigliosi dei prodotti di Artemisia e Sorelle Nurzia ......... scegliete il gusto della tradizione pasquale dell'Aquila.